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tifo organizzato reggiana

Ultimo Aggiornamento: 18/01/2011 20:50
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18/01/2011 20:50

Il tifo organizzato a Reggio Emilia, come in molte altre città d'Italia, nasce negli anni Settanta. Quando ancora la Reggiana giocava al Mirabello la media del pubblico presente era di 12/13.000 spettatori, mentre in curva si doveva stare in doppia fila su ogni gradone. Sono sparsi tra le province di Reggio nell'Emilia e Modena i circa trenta Granata Clubs affiliati al centro coordinamento. Nella curva sud dello stadio Giglio sono presenti due gruppi ultras: le Teste Quadre e il Gruppo Vandelli.

I primi nacquero nel 1999 dopo lo scioglimento dei gruppi ultras storici Front, Fedelissimi e Ghetto. Lo scioglimento fu causato essenzialmente per sopraggiunti problemi di ricambio generazionale interni alla curva granata. Il Ghetto era nato infatti nel 1977 e prese il nome dal quartiere d'origine dei suoi primi membri, la Rosta Nuova che veniva appunto chiamata il Ghetto. Era invece l'estate del 1999 (in particolare il 15 agosto del ‘99) quando dopo svariati incontri e discussioni serali, vide la luce il gruppo delle Teste Quadre. L'inaugurazione avvenne in occasione della partita Pescara - Reggiana, valevole per la Coppa Italia. Il gruppo nacque con il principale obiettivo di riuscire a colmare la grave lacuna che si era venuta a creare in Curva Sud a seguito dello scioglimento dello storico gruppo degli Ultras Ghetto e, in qualche modo, per rimpiazzare il progetto transitorio di Curva Sud. Fin dal principio il gruppo si contraddistinse per la propria, ben precisa, neutralità nei confronti della società. Le Teste Quadre sono riuscite a mantenere ben saldi gemellaggi storici, avviati dal Ghetto: Carrarese, Lanerossi Vicenza e Cremonese. Quello, altrettanto storico, con il Pisa è venuto meno solo recentemente, per divergenze di visioni riguardanti le nuove normative sugli Stadi e sui gruppi organizzati. Si è sciolto, inoltre, l'altro storico gemellaggio con la SPAL, a seguito degli scontri avvenuti all'inizio degli anni 2000, dovuti soprattutto al ricambio generazionale. Ovviamente sono stati mantenuti tutti i rapporti di inimicizia con le tifoserie di Parma, Modena, La Spezia, Cesena ed ora, a seguito di questi recenti sviluppi, anche di Ferrara.

Il Gruppo Vandelli sorse inizialmente nel 1991 come sezione interna del Ghetto, ma con lo scioglimento degli U.G. il Vandelli divenne uno dei gruppi ultras più importanti nella curva sud. Le origini del Gruppo risalgono, circa, alla metà degli anni Ottanta, periodo in cui la Reggiana, allora militante nel Campionato di Serie B, fu acquistata dal giovane imprenditore ceramico Giovanni Vandelli, originario di Castellarano. Al contrario di quello che si potrebbe immaginare, dato il forte attaccamento a questo indimenticato personaggio, Vandelli non riuscì in alcun modo ad essere un presidente vincente. Nel corso della sua gestione, infatti, la Reggiana, dopo una sola stagione di cadetteria, ricadde nel baratro della Serie C, per rimanervi fino al termine del suo mandato. Ciò che contribuì ad instaurare un fortissimo legame tra lui e la tifoseria, fu proprio il suo enorme attaccamento alla maglia e alla storia granata.

Al contrario di molte altre curve italiane, quella della Reggiana non riceve alcun aiuto economico dalla società ed è totalmente apolitica. I curvaioli reggiani si resero protagonisti di leggendarie trasferte, soprattutto nella stagione 93/94, primo anno di serie A. Erano infatti 6.000 all'esordio assoluto contro l'Internazionale, 4.000 contro la Juventus e 10.000 nell'ultima partita, giocata al Meazza contro il Milan, partita che vide la Reggiana vincere e salvarsi. Anche negli ultimi anni (i peggiori della storia granata) nonostante la prolungata militanza nelle serie minori (C1 e C2, a seguito del fallimento e del lodo Petrucci) i tifosi granata si sono sempre dimostrati fedeli ai colori; lo dimostrano il numero di abbonati (intorno alle 1500 tessere staccate ogni anno) e le presenze paganti, soprattutto in trasferta, dove non è inusuale vedere torpedoni di pullman con oltre 300/400 supporters muoversi su campi di periferia con un calore e un affetto al limite del commovente. Anche nell'ultimo anno di C2 la tifoseria granata non ha mai fatto mancare il suo affetto verso la squadra. A Ferrara vi erano 800 reggiani, mentre a Portogruaro 500, a Bellaria-Igea Marina 1000, in casa col Bassano Virtus circa 6000 ed a Castelnuovo Garfagnana 1300. Nell'anno del ritorno in C1, rinominata Prima Divisione, i supporter granata non hanno fatto mancare il loro sostegno alla propria squadra: 800 erano i tifosi reggiani alla prima di campionato a Cesena, 600 a Venezia e 1200 a vederla in trasferta contro la Cremonese. Gli ultras reggiani sono gemellati con quelli della Carrarese, del Vicenza e della Cremonese, rapporti di amicizia sono stati instaurati con quelli di Genoa e Foggia. Tra i nemici figurano al primo posto quelli di Parma, rivalità storica non solo sportiva ma anche campanilistica. Poi Modena, Piacenza, Cesena, Spezia, Lucchese, Prato, SPAL, Mantova e numerosi altri.

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